Spiega il podologo e posturologo Daniele Simonetti.
Dopo molti tentativi e tante sperimentazioni, dopo aver gattonato o rotolato, finalmente cammina! Per aiutarlo in questa sua nuova conquista, servono incoraggiamento, serenità e gli accessori giusti...
Ogni fase della crescita richiede tempo.
Ma anche un impegno importante da parte del piccolo, che deve imparare da zero, e dei suoi genitori, per accompagnarlo in ogni passaggio. Anche attraverso la scelta di accessori adeguati, che nel loro utilizzo garantiscano sicurezza e il rispetto della fisiologia del bebè. Le scarpine non fanno di certo eccezione.
«I primi passi sono fondamentali per lo sviluppo del piede», spiega Daniele Simonetti, podologo e posturologo, «per questo è indispensabile, una volta abbandonate le calze antiscivolo, scegliere una calzatura corretta».
Sostenere senza mai costrigere
“Il piede è un capolavoro di ingegneria, è un opera d’arte”, scriveva Leonardo da Vinci.
Permette di camminare, saltare e correre: per questo è importante indossare scarpe che non lo costringano, limitando così anche la sua capacità sensoriale, e che lo lascino libero di muoversi. «La calzatura giusta deve garantire al bambino la stabilità necessaria per i suoi primi passi», raccomanda l’esperto. «Per questo deve avere una suola antiscivolo e un contrafforte posteriore che stabilizzi il tallone, ma deve anche avere una buona flessibilità nella parte anteriore: i malleoli devono essere lasciati liberi per permettere alla caviglia il proprio movimento».
Meglio evitare, poi, materiali sintetici e preferire quelli naturali, che sono più traspiranti e leggeri.
Errori da evitare
«Il primo, e il più comune, è acquistare scarpe di misura più lunga rispetto al piede: indossandole, il piede scivola continuamente in avanti, traumatizzando
l’apice delle dita e le lamine ungueali», spiega Daniele Simonetti. No anche all’ uso di scarpe di fratelli o amici, perché non esistono piedi uguali e la deformazione della scarpa è soggettiva. Far provare le scarpe ai bambini può essere difficile, specie se non sono collaborativi, perché è difficile capire se la misura è corretta.
Se la soletta interna della scarpina è estraibile, invece, è possibile misurare la lunghezza semplicemente, facendo appoggiare il piedino fuori dalla scarpina. «L’ideale è lasciare uno spazio di 8mm, 1 cm, in modo che la calzatura avvolga il piedino più dolcemente, senza costringerlo», consiglia l’esperto.
Se il sottopiede non è estraibile o se il tuo bambino è molto piccolo, apri il più possibile la scarpina e manda completamente in avanti il piedino. Se nello spazio che rimane tra il tallone e l’interno posteriore della scarpa entra un dito, la misura è corretta. «Infine, è preferibile scegliere le scarpe alla sera, quando il piede è più gonfio» conclude l'esperto.
Errori da evitare
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Articolo redatto in collaborazione con quimamme.corriere.it e il Dott. Daniele Simonetti.